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Informazione Sostenibile: strumenti per contrastare i discorsi d’odio e l’informazione distorta

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GianMarco Schiesaro
€ 190.00
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Il corso si propone di presentare le sfide legate alla crescente affermazione, nel sistema mediatico, di un’informazione distorta e polarizzata, valutandone le conseguenze disastrose in ogni ambito della vita civile. L’attenzione è rivolta, in particolare, al complesso mondo della solidarietà sociale e della cooperazione allo sviluppo, la cui solidità e credibilità è minata da preoccupanti campagne di disinformazione.

Nella prima parte, dopo aver percorso le diverse forme di disinformazione (dalle fake news alla post truth, dalle teorie del complotto alla cyber propaganda) si indagherà l’emergere della cosiddetta «infodemia» e la crescente minaccia da questa costituita nei confronti dei meccanismi della democrazia: se ne metterà in risalto la dimensione sistemica e la molteplicità di fattori, da quelli economici a quelli tecnologici, nonché le azioni poste finora in campo dalla comunità internazionale.

La seconda parte è invece dedicata al fenomeno dei discorsi d’odio (hate speech), la conseguenza più vistosa, e talvolta la ragione stessa, della distorsione informativa: nel presentarne il carattere di vero e proprio nuovo fronte nella difesa dei diritti umani, saranno valorizzate esperienze virtuose di contrasto all’hate speech.

In una successiva terza parte si pone l’attenzione sulle cosiddette fake news e sulla diversità di modi in cui si manifestano nella società contemporanea, dalle radici storiche e dalle origini neurologiche fino alla tendenza, da parte degli algoritmi di intelligenza artificiale, ad amplificare le distorsioni cognitive: scopo di questa unità è quello di offrire strategie per preservare il più possibile uno spazio di difesa personale dalla disinformazione e agire nella sfera pubblica con strumenti di verifica (fact checking) e di correzione (debunking) dell’informazione distorta, pur nella consapevolezza dei limiti e degli aspetti problematici di tale strumentazione.

Nell’ultima parte, infine, si presenteranno le strategie a lungo termine che possano garantire una informazione davvero equa ed efficace: l’educazione ai media (media literacy), ovvero le azioni educative volte a incentivare un uso consapevole e sostenibile dei media digitali, e l’educazione ai dati (data literacy), ovvero la diffusione della capacità di leggere e interpretare correttamente i dati, in particolar modo quelli numerici e statistici. Concluderà il corso l’elaborazione collettiva, da parte dei partecipanti, di raccomandazioni e buone pratiche rivolte agli operatori del settore dell’informazione sociale.

 

 

 

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GianMarco Schiesaro
Ha lavorato a lungo nel mondo della cooperazione internazionale allo sviluppo, occupandosi di progetti di innovazione tecnologico - didattica nei paesi del Sud e di Information Technology umanitaria. Ha collaborato a numerosi corsi di livello accademico per promuovere la dimensione critica e responsabile della cultura digitale. Ha fondato il Centro di Formazione per lo Sviluppo Umano del VIS e si occupa all’Istat di comunicazione web e di progetti di data literacy. È autore de La sindrome del computer arrugginito. Nuove tecnologie nel Sud del mondo tra sviluppo umano e globalizzazione (SEI, 2003). email: gianmarco.schiesaro@gmail.com
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Lavora presso il Centro di Ricerca sull'Educazione ai media dell'Informazione e alla Tecnologia (CREMIT) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove si occupa di educazione alla cittadinanza nell'ambiente digitale. Ha vinto il premio Giovane Ricercatore 2017 della Società Italiana di Ricerca sull'Educazione Mediale (SIREM). È esperto d'interventi a contrasto delle discriminazioni e collabora come giornalista con Avvenire, Repubblica.it, Corriere della Sera.it, Famiglia cristiana. È autore di Razzismi 2.0. Analisi socio-educativa dell'odio online (Morcelliana, 2018). Email: stefanopasta@gmail.com
Esperta di comunicazione, digital storytelling, graphic journalism e scritture in genere. Ha lavorato in Africa per la formazione di giornalisti locali e ha fondato nel 2016 l’associazione Factcheckers. È stata membro del Centre for Media Pluralism and Media Freedom presso l’Istituto Universitario Europeo, con attività e ricerche su fake news e policies internazionali. Contribuisce come giornalista per Donna Moderna e altre testate. È autrice di Il falso e il vero. Fake news: che cosa sono, chi ci guadagna, come evitarle (Feltrinelli, 2017) e Dodici Parole. Storie e pensieri di donne straordinarie per diventare ciò che vuoi essere (Feltrinelli, 2019). Email: gjacomella@gmail.com
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Responsabile della Scuola di Alta Formazione del VIS. Economista di formazione, da più di dieci anni si occupa di Formazione Superiore in Cooperazione allo Sviluppo e insegna presso i diversi corsi di Master in Cooperazione Internazionale appartenenti al Cooperation and Development Network. Email: g.petrina@volint.it

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